Caccia bombardiere ‘Reggiane 2001’
Di questo aereo, vicino a Molara, non si sa molto. Gli unici dati certi sono quello della data dell’inabissamento e che non si inabissò durante un’azione bellica. Precipitò sicuramente dopo il 1946, data in cui iniziarono ad essere costruiti i pneumatici in dotazione.
Motonave da carico ‘Mamma Elvira’
Dell’armatore Delfino, affondò, a circa un miglio da Molara, il 29 ottobre 1950 a causa del maltempo mentre era in navigazione da Cagliari a La Spezia. A bordo 360 tonnellate di barite e 40 tonnellate di esplosivi. I componenti dell’equipaggio riuscirono a salvarsi, dopo 4 ore, rifugiandosi a Punta Timone sull’isola di Tavolara.
Motonave da carico ‘Omega’
Si trova, spezzata in vari tronconi, in località Scoglio dei Fratelli (i Cerri), a circa un miglio ad est dell’isola di Molara, ad una profondità di 18 metri. La nave proveniente da Sfax in Tunisia era diretta a Viareggio con le stive vuote. Il 17 febbraio 1974, di notte, a causa di una forte mareggiata andò a sbattere inabissandosi rapidamente. L’unico superstite fu il comandante di 27 anni. Le ricerche dei 7 marinai dispersi furono vane, venne ritrovato il corpo di uno solo di essi, dopo 2 settimane, vicino all’isola di Mortorio.
Il cargo greco ‘Klearchos’
Si trova tra l’isola di Molara e quella di Tavolara, ad una profondità di circa 74 metri. Con a bordo un carico di sostanze tossiche, affondò il 20 luglio 1979 a causa di un incendio, iniziato il 14 luglio. Neppure le forze americane della Maddalena riuscirono a spegnerlo. Successivamente parte del carico venne recuperato.
Motonave da pesca ‘San Giuseppe’
Nell’isola di Tavolara, ad una profondità di 40 metri. Affondò il 19 dicembre 1949 a causa di un violento fortunale durante il quale, a bordo, vi erano il capo barca e due marinai che furono recuperati da pescatori della zona che li riportarono a Golfo Aranci.
Goletta da pesca ‘Amalia’
Al largo di San Teodoro, venne affondato dal sommergibile Safari un dragamine, mezzo per la pesca, che si trova attualmente a 40 metri di profondità. Fu affondato a cannonate il 18 luglio 1943.
Il relitto di Molara ‘Oued Yquem’
Una “vecchia carretta” francese a vapore, di grandi dimensioni (oltre 70 metri di lunghezza) e realizzata in legno e acciaio, che trasportava balle di tabacco e probabilmente granaglie e si trova a circa 39 metri. Delle compagnie de Navigation Paquet di Marsiglia proveniente da Latakia in Siria, fu attaccata nel 1941, durante il secondo conflitto mondiale, dal sottomarino olandese O21 con un siluro, probabilmente per errore. Oltre al comandante francese, che venne catturato dal sottomarino, vi era un equipaggio composto da 12-13 marinai che, invece, fu lasciato andare.
Motonave da carico ‘Chrisso’
Si trova ad una profondità di circa 3 – 5 m. La notte del 31 dicembre del 1974 si incagliò sugli scogli In località Punta La Greca, dopo aver mollato gli ormeggi durante una burrasca. La nave rimase qui per lungo tempo, fino ad essere smantellata dalle mareggiate. Cambiò nome 4 volte e la tradizione vuole che cambiare nome alle imbarcazioni non porti troppa fortuna. Nessun danno comunque per l’equipaggio.
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Foto ed approfondimenti: www.amptavolara.com